L’A.S.D. Aniene Calcio riconosce e si impegna a tutelare, adottando le più opportune misure organizzative e di controllo, il diritto fondamentale di tutti i tesserati a essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore prevalente rispetto al risultato sportivo. Tutti i tesserati hanno diritto a svolgere l’attività sportiva in un ambiente consono e degno, e rispettoso dei diritti della personalità e della salute.

Premesso quanto sopra, nell’ottica della pianificazione e gestione della propria attività tesa alla tutela del diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati, l’A.S.D. Aniene Calcio ha adottato ed attua le misure organizzative, di gestione e controllo descritte nel modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, approvato con delibera del proprio organo amministrativo.

Tante più persone sono coinvolte nel processo di organizzazione e gestione del rischio di condotte lesive, tanto più alta è la probabilità di individuare e prevenire potenziali violazioni e, dunque, più efficiente il sistema di prevenzione. Il coinvolgimento di tutte le strutture organizzative è dunque essenziale per ridurre il rischio di comportamenti non conformi, implementando la diffusione della consapevolezza sulle politiche, le norme e i regolamenti adottati.

Il coinvolgimento delle strutture organizzative

L’effettività e l’efficacia del Modello per la Safeguarding e del Codice di Condotta per la Safeguarding possono essere garantite solo con la cooperazione di tutte le strutture organizzative dell’A.S.D. Aniene Calcio. In particolare, oltre che adempiere alle previsioni di legge e alle Linee Guida FIGC, l’A.S.D. Aniene Calcio intende:

  • promuovere un ambiente sportivo sano e inclusivo;
  • tutelare il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati;
  • adottare misure organizzative e di controllo adeguate rispetto alla propria struttura al fine di prevenire ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
  • diffondere e consolidare una cultura della prevenzione del rischio di condotte di abuso, violenza e discriminazione;
  • fornire adeguata informazione ai Destinatari, anche minorenni, in merito alle misure di prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione;
  • coinvolgere tutti colori che a qualsiasi titolo partecipano all’attività sportiva nelle politiche di prevenzione del rischio di condotte di abuso, violenza e discriminazione;
  • promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi;
  • rendere consapevoli tutti i Destinatari in ordine ai propri diritti, ma anche in ordine ai propri doveri e alle proprie responsabilità in materia di politiche di safeguarding;
  • definire le conseguenze anche sanzionatorie che possono derivare dalla violazione delle disposizioni e dei protocolli in materia di abusi, violenze e discriminazioni;
  • prevedere idonee misure di trasmissione delle informazioni al Responsabile Safeguarding, oltre che alla Commissione Federale responsabile per le politiche di safeguarding e alla Procura Federale, ove competenti.

Premesso quanto sopra, nell’ottica della pianificazione e gestione della propria attività tesa alla tutela del diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati, l’A.S.D. Aniene Calcio ha adottato ed attua le misure organizzative, di gestione e controllo descritte nel modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale, approvato con delibera del proprio organo amministrativo.